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Chi è Mixcycling?

Vicenza, 2 ottobre 2020

Mixcycling nasce da questo dato di fatto: ciò che è “organico”, anche se si tratta di uno scarto, è qualcosa di vivo e prezioso. Tanto che, oltre a cessare di essere uno scarto, potrà essere riciclato in modo utile e sostenibile. Non solo, nella sua “nuova vita”, questo “ex-scarto” potrà integrarsi con miscele plastiche a loro volta sostenibili, finalizzate a un uso virtuoso e non inquinante della materia. Una visione di mercato che, grazie a brevetto depositato e brand registrato, pone Mixcycling, start-up del Nordest italiano costituita a inizio 2020 a Breganze, in provincia di Vicenza, già in una posizione di leadership in Italia, e a confronto con autorevoli competitor a livello globale. I primi passi della campagna di Crowdfunding lanciata da Mixcycling indicano in tal senso una lunga e importante strada da percorrere.   

Trovare il riciclo sostenibile, e quindi nuova “vita” produttiva, a ogni tipo di scarto, ad esempio di sughero, caffè, lolla di riso, crusca, pergamino. E trovarlo lavorando a chilometro zero, sul luogo stesso della produzione. E’ questa la ragion d’essere di Mixcycling, start-up venuta alla luce nell’anno del Covid proprio perché in grado non solo di affrontare le sfide di mercato imposte dalla pandemia, ma anche di proiettarsi con un ruolo propositivo in un futuro non più esposto ai contagi del coronavirus.

Su queste basi nascono i primi prodotti realizzati da Mixcycling in partnership con aziende interessate ad applicare in esclusiva ai propri scarti il know how della start up veneta, sorta in un territorio vinicolo dove, prima di presentarsi sul mercato, ha maturato sul campo processi di riciclo legati al sughero in esubero dei tappi e ai resti delle uve. Ecco spiegarsi dunque la nascita di blend Mixcycling come Sughera, materiale formato per oltre il 20% da sughero unito a gomme sintetiche, come Bio Vinum, miscela di vinacce e bioplastica utilizzabile per produzioni di packaging, o come Bio Lolla, nata nell’indotto del riso Vialone Nano coltivato nel Veronese e raccomandabile per le proprie qualità eco-compatibili. Ma i brevetti Mixcycling sono applicabili a innumerevoli altri settori, quali la cosmetica, l’arredamento, l’auto-motive e l’imballaggio.   

Mixcycling fonda la propria “mission” sulla consapevolezza che la crisi economico-sanitaria in corso sarà superata ponendo le basi di una globalizzazione evoluta e sostenibile, fondata sul pieno rispetto dell’Agenda 2030 adottata nel 2015 dai 193 Paesi Membri delle Nazioni Unite. Una “Carta” che, fra i suoi diciassette obbiettivi, ritenuti di paritaria importanza, indica anche quello dell'”utilizzo responsabile delle risorse, garantendo modelli di consumo e produzione sostenibili”.

A dieci anni dal 2030 posto come traguardo dall’Agenda, quest’ultimo obbiettivo risulta condiviso non solo su un piano ideale, ma anche all’interno dei processi produttivi. Secondo una proiezione effettuata nel 2019 dall’istituto di ricerca Reports & Data, il mercato della plastica riciclata è stimato attorno ai 66 miliardi di euro entro il 2026, con un aumento di quasi il 100% rispetto ai 35 miliardi di un anno fa.

Si tratta di rilevazioni che risalgono a un’epoca pre-Covid, ma la crescente domanda di sostenibilità affiorata durante i mesi della pandemia fa pensare a un trend che risulterà comunque in espansione. D’altra parte, la stessa Mixcycling, nei suoi primi mesi di vita, ha raccolto segni che avvalorano una tale sensazione in modo concreto, come l’inclusione in Material Connexion, importante network internazionale di consulenza sui materiali sostenibili, o l’inserimento fra gli operatori di Materially,  tutti coinvolti in virtuosi processi produttivi.        

Questi successi di immagine immediatamente conseguiti danno ragione della linea intrapresa da Mixcycling, che fa della comunicazione uno dei suoi punti di forza, ad esempio fornendo dati concreti e misurabili sul Life Cycle Assessment, il ciclo di vita, di ogni singolo prodotto. La trasparenza è  requisito indispensabille nel relazionarsi con partner di ogni settore su un piano così innovativo, dove le informazioni chiare e dettagliate sono l’unico modo possibile di essere credibili.

, il ciclo di vita, di ogni singolo prodotto. La trasparenza è  requisito indispensabille nel relazionarsi con partner di ogni settore su un piano così innovativo, dove le informazioni chiare e dettagliate sono l’unico modo possibile di essere credibili.

, il ciclo di vita, di ogni singolo prodotto. La trasparenza è  requisito indispensabille nel relazionarsi con partner di ogni settore su un piano così innovativo, dove le informazioni chiare e dettagliate sono l’unico modo possibile di essere credibili.

, il ciclo di vita, di ogni singolo prodotto. La trasparenza è  requisito indispensabille nel relazionarsi con partner di ogni settore su un piano così innovativo, dove le informazioni chiare e dettagliate sono l’unico modo possibile di essere credibili.

Una ricaduta positiva di questa scelta emerge anche tramite il Crowdfunding lanciato dalla start-up italiana. I 141mila euro che risultavano raccolti il primo ottobre, sui 150mila di obbiettivo finale, a  quaranta giorni dalla conclusione della campagna, dimostrano l’accoglienza positiva finora riscontrata dall’idea forte e chiara su cui è nata Mixcycling: lo scarto organico è Vita.

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